La mostra è in mostra al Magazzino Italian Art fino al 9 gennaio 2023.Una domenica del 1965 circa, mentre passeggiava lungo il fiume Sangone nella sua città natale di Torino, in Italia, l'artista Piero Gilardi si imbatté in qualcosa di fin troppo ordinario che avrebbe ispirato una nuova straordinaria direzione nella sua pratica: un mucchio di spazzatura.Questo è stato solo pochi anni dopo la pubblicazione di Primavera silenziosa di Rachel Carson, ma pochi decenni prima che "sostenibilità" diventasse una parola d'ordine globale e la serie di lavori che ne risultava era a dir poco radicale.Credendo che "l'arte è vita", Gilardi sperava di catalizzare un "re-incanto" culturale con la natura nel suo stato ideale e incontaminato.Per il suo Tappeto-Natura, o "Nature-Carpets", l'artista ha utilizzato tecniche di intaglio per scolpire scene di paesaggi marini incontaminati, girasoli in fiore, papaia e pitaya in maturazione in rotoli di schiuma poliuretanica altamente pigmentati e a pelo lungo.Erano, ha spiegato, "oggetti estetici di uso pratico", che fondono il naturale e l'artificiale, interno ed esterno, arte e design.Una mostra del 1967 dei Tappeti-Natura, o “Nature-Carpets” di Gilardi, alla Galerie Ileana Sonnabend di Parigi.Per gentile concessione dell'artista.Gilardi espone per la prima volta i suoi “Nature-Carpets” nel 1967 in gallerie d'avanguardia dell'epoca, come Fischbach di New York e Galerie Ileana Sonnabend di Parigi, oltre a spazi alternativi come il Piper Club di Torino, dove li appende alle pareti come un scenario di performance sperimentali con i suoi Vestiti-Natura (che sarebbe “Nature-Abbigliamento”).Negli anni '80, la gallerista e collezionista d'arte italiana Margherita Stein ha adornato la sua galleria di Torino con un tappeto Gilardi che sembrava un letto di un fiume.Ora i tappeti e gli abiti dell'artista sono esposti insieme al Magazzino Italian Art di Cold Spring, New York, come soggetto di “Gilardi: Tappeto-Natura” (fino al 9 gennaio 2023).Mentre Gilardi è noto come protagonista dell'Arte Povera e come fondatore dell'Associazione Internazionale Ars Technica, nonché del Parco Arte Vivente (PAV) di Torino, centro sperimentale per l'arte contemporanea nella natura, questo è il suo debutto da solista nel NOIGli abiti “pietra” e “betulla” di Gilardi, in mostra al Magazzino.Foto: Marco Anelli / Tommaso Sacconi ©.Gilardi mira da tempo a rimuovere la "cornice della rappresentazione artistica".Al Magazzino troverai 29 opere della sua flora scolpita che ricoprono pareti e pavimenti senza cornici.Per celebrare l'inaugurazione, i ballerini della locale Cold Spring Dance Company si sono impegnati con i tappeti attivando il Vestito-Natura (Sassi) dall'aspetto di pietra dell'artista, uno dei suoi due “Nature-Dresses” indossabili in mostra.Chiunque può sedersi sui cuscini a forma di roccia di Gilardi nell'atrio, anche giocare a palla con loro, accennando alle prime mostre in cui i visitatori erano invitati a camminare e sdraiarsi sulle sue creazioni di tappeti.Come ha affermato la curatrice Elena Re in una nota, "Superando la dimensione estetica del prodotto, l'arte ha chiamato in gioco il suo pubblico o, meglio, le persone sono diventate una parte duratura del processo artistico".Sotto, vedi i primi piani dei tappeti Gilardi in mostra al Magazzino.Piero Gilardi, Papaya e pitaja (2018).© Piero Gilardi.Magazzino Italian Art Foundation, Cold Spring, New York.Foto: Marco Anelli.Piero Gilardi, Cavoli sotto la neve (1974).© Piero Gilardi.Collezione della Galleria Girardi, Livorno.Piero Gilardi, Greto di torrente (1967).© Piero Gilardi.Collezione del Centre Pompidou, Parigi.Piero Gilardi, Girasoli caduti (1967).© Piero Gilardi Collezione privata.Foto: Cristina Leoncini.Secondo Artnet Gallery Network, 24 marzo 2022Di Artnet Gallery Network, 22 febbraio 2022©2022 Artnet Worldwide Corporation.Tutti i diritti riservati.Sei attualmente connesso a questo account Artnet News Pro su un altro dispositivo.Si prega di disconnettersi da qualsiasi altro dispositivo, quindi ricaricare questa pagina continua.Per scoprire se sei idoneo per un abbonamento al gruppo Artnet News Pro, contatta [email protected] .Gli abbonamenti standard possono essere acquistati nella pagina degli abbonamenti.