Premi Principessa delle Asturie | Tappeto azzurro sobrio, discreto ed elegante: colpi di scena per un appuntamento a Oviedo con un bel vestito - Stop&Go

2022-11-01 14:18:29 By : Ms. liping wang

Il cerimonia di consegna del Premi Principessa delle Asturie è considerato uno dei eventi culturali e sociali più importanti dell’agenda internazionale; un orgoglio per tutti gli Asturiani che apprezzano e apprezzano il prestigio e la ripercussione che i nostri premi stanno acquisendo nei cinque continenti.

Nel corso della sua storia, questi premi hanno ricevuto diversi riconoscimenti, come la dichiarazione straordinaria che l’UNESCO ha fatto nel 2004 per il suo contributo al patrimonio culturale dell’Umanità. I Premi, assegnati in otto diverse categorie, sono consegnati in a solenne cerimonia accademica che si tiene al Teatro Campoamor di Oviedo.

Gli obiettivi della Fondazione sono di contribuire alla esaltazione e promozione di altrettanti valori scientifici, culturali e umanistici sono patrimonio universale e consolidano i legami esistenti tra il Principato delle Asturie e il titolo tradizionalmente detenuto dagli eredi della Corona di Spagna. Il re Felipe VI è presidente onorario della Fondazione sin dalla sua creazione nel 1980. Dopo la sua proclamazione a re di Spagna, il 19 giugno 2014, Leonor de Borbón y Ortiz, principessa delle Asturie, detiene la presidenza onoraria di questa straordinaria istituzione.

Alla cerimonia di premiazione (venerdì 28 ottobre 2022), che sarà presieduta dalle Loro Maestà il Re e la Regina, l’Infanta Sofia e la Principessa delle Asturie, parteciperanno più di 1.500 ospiti che sul già emblematico tappeto azzurro, che conduce all’ingresso del Teatro Campoamor, indosseranno abiti secondo un protocollo discreto, sobrio e con pochissime scappatoie per osare. Le signore dovrebbero andare con un abito da cocktail, ovviamente con le maniche perché siamo già in autunno. Se il tempo non è bello, può essere abbinato ad un cappotto leggero (mai pelliccia) o ad un’elegante giacca di mezza stagione senza clamore. Questo tipo di abito con la gonna sotto il ginocchio o a metà polpaccio, prende il nome dalla mitica bevanda composta da una miscela di liquori ed evoca tempi passati di ripresa o boom economico dove proliferavano serate di ogni genere per chi andava a lungo era non appropriato. Quelli di qualità sono fatti con tessuti nobili come velluto, taffetà di seta e broccato per l’inverno e piquet di cotone, chiffon e tulle per l’estate. La sua storia è eccitante; Nasce negli anni ’20 (Jeanne Lanvin, Chanel, Madeleine Vionnet…) e si trasforma alla fine degli anni ’40 con l’ascesa del “New Look”, una silhouette lanciata da Christian Dior nel 1947 e diventata di moda negli anni ’40 cinquanta (Norman David Levinson ‘Norman Norell’, Balenciaga, Pedro Rodríguez, Pertegaz…).

Naturalmente, il i completi composti da camicetta e gonna, o pantaloni, sono molto appropriati, essendo quest’ultimo capo sempre più presente. Consigliati tacchi medio alti, borsa piccola e misura in gioielleria. Per gli uomini sono ancora obbligatori il classico abito scuro, camicia bianca, scarpe nere e cravatta. Vietati i pantaloni alla caviglia, il non indossare i calzini e l’inconcepibile tenuta su cui alcuni giovani ospiti hanno scommesso ultimamente, con grande follia.

Tenendo presente che rispetto rigorosamente la regola di non commentare l’abbigliamento dei minori, poiché ritengo che debbano essere esentati da queste frivolezze che non gli appartengono affatto, tralascio l’Infanta e la Principessa delle Asturie , per citare alcuni ospiti che, anno dopo anno, catturano la mia attenzione: Soledad Saavedra e María Porto, si sono sempre distinti per la loro grazia e disinvoltura quando si sceglie un modello; Reina Sofía e Paloma Rocasolano sono meravigliosi in uno stile molto sobrio e prudente; Elena Ochoa, divertente e sofisticata; Lidia Bedman, Alicia Koplowitz e Alicia Alcocer Koplowitz lo ricamano oggi.

Ora, quella che cattura tutti gli sguardi è la regina Letizia, che studiando tutte le sue apparizioni ad Oviedo dal 2004 e giocando a creare un ipotetico podio con i suoi migliori look, questi sarebbero: l’affascinante abito blu notte che ha indossato nel 2020 con uno scollo ‘fuori dalle spalle’, quello reso popolare negli anni Cinquanta dall’attrice Brigitte Bardot e che permette di mostrare le spalle, e un grande fiore sulla spalla della ditta Delpozo; l’abito di ispirazione orientale con silhouette ‘New Look’ che ho indossato nel 2017 da Felipe Varela, il suo capo sarta dopo Lorenzo Caprile, e l’LBD ‘Little Black Dress’ ricamato ispirato agli anni ’50, sempre di Felipe Varela.

Insomma, un pomeriggio clamoroso che torna nelle Asturie e, in particolare, nella città di Oviedo, il sigillo di distinzione e di buon abbigliamento che le corrisponde. Le mie congratulazioni e congratulazioni a tutti i vincitori.

Di Luis Alberto Fernandez Gonzalez, Dottore in Storia dell’Arte ed esperto di moda